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25.09 AGENDA LETTERARIA |
Robert Bresson |
Il 25 Settembre 1907 nasce a Bromont-Lamothe il regista cinematografico, pittore e fotografo Robert Bresson. A 100 anni dalla sua nascita la Libreria lo omaggia ricordando l'inconfondibile stile del suo cinema.
Nel 1976, Bresson pubblica Notes sur le Cinématographe, una sorta di manifesto del suo cinema nel quale differenzia la cinematografia dal cinema: mentre un film è solo "teatro filmato" la cinematografia è un tentativo di creare un nuovo linguaggio di immagini e suoni tramite il montaggio.
Quello che colpisce di più nel cinema di Bresson è l'apparente assenza di recitazione. Bresson sosteneva che nei film ci fosse una convenzione riguardo a cosa lo spettatore dovesse sentire e pensare, sottolineato da effetti come la musica, il montaggio e la recitazione; e che, di conseguenza, riducendo questi codici al minimo, si potevano ottenere delle risposte emotive più dirette da parte degli spettatori.
Nel cinema tradizionale era l'attore, attraverso la sua recitazione e le espressioni facciali, a trasmettere allo spettatore le sue emozioni. Con il cinema di Bresson è lo spettatore stesso a indovinare gli stati d'animo dei protagonisti a seconda del contesto in cui essi si trovano. Bresson era solito ingaggiare persone comuni e girare scena dopo scena fino a quando la recitazione spariva del tutto. Agli attori chiedeva semplicemente di recitare le battute e compiere le azioni richieste.
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