la nuova rubrica di Bitonto.myblog e della Libreria del Teatro
Il fenomeno del consumismo di cui siamo protagonisti, ormai da diversi anni, ci vede tutti impegnati in una corsa senza ostacoli all’avere anziché all’essere. È innegabile come il contesto sociale venutosi a creare per effetto della globalizzazione influenzi ogni giorno sempre di più il nostro stile di vita. Il desiderio sfrenato di possedere per consumare e divertirsi consumando, ci impedisce di riconoscere e distinguere chiaramente i nostri reali bisogni e le forme, antiche e nuove, con le quali vanno soddisfatti. Abbiamo tutti l’ossessione di innovare, non per giungere ad un maggiore benessere (individuale e sociale), ma per aumentare la disponibilità di merci ed il loro consumo smisurato. I prodotti diventano a buon mercato, veloci, sicuri, facili da usare, a favore della salute, leggeri e piccoli, e addirittura amici dell’ambiente. Allora perché porsi dei limiti? La cultura del consumo non prevede, non ammette, non ipotizza limiti. Tutto è illimitato, tutto e senza fine. Compreso l’ambiente, le risorse naturali, l’energia. La sfida culturale, che oggi il consumismo ci impone, deve essere affrontata da ciascuno di noi con maggiore incisività e determinazione, soprattutto se si considerano le generazioni future, le quali rischiano di dover vivere in un ambiente naturale depredato a causa delle nostre attuali scelte di vita, tutte tese ad un consumo eccessivo e disordinato. Sì, trattasi proprio di una sfida culturale, e non altro, da vincere a tutti i livelli perché non ci si può più fidare neanche della scuola e dell’università, in quanto anche queste sono tutte impegnate ad insegnare ai nostri figli le regole del PIL, indice economico di misurazione della ricchezza di un paese, del mercato, i criteri di efficienza, a discapito della formazione umana.
Bitonto.myblog non vuole arrogarsi il potere e la capacità di dare una dimensione o una forma a questa sfida, ma crede che la sensibilizzazione e l'informazione siano imprescindibili in un processo di cambiamento. Così è nata l'idea, assieme alla Libreria del Teatro, di sostenere e promuovere il progetto DePILiamoci, l'idea copernicana di Nello De Padova e Roberto Lorusso. Con DePILiamoci ci si rende conto di come bastino pochi semplici gesti quotidiani: gesti da cittadino, da genitore, da imprenditore, da figlio, da educatore, da politico. Comportamenti che non richiedono grandi sforzi, nessuna rinuncia, nessun sacrificio, solo buona volontà e consapevolezza. Per superare il circolo vizioso dell'ammassare il superfluo basta riflettere, evitare gli sprechi e attuare un consumo delle risorse consapevole dei bisogni delle generazioni che verranno. Dedicateci 2 minuti ogni mercoledì, a partire dal 21 novembre, e scoprirete come può essere facile e rilassante diventare protagonisti di una "decrescita felice"