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TERRA - spettacolo teatrale
di Marica
TERRA

Scritto e Diretto da ALDO SARACINO
Voce Narrante MASSIMO ZACCARIA
Musica di Andrea Di Donna e Mauro Boccuni


"Terra è scritto “col sangue agli occhi” e, per la velocità con cui è stato ricompilato assemblando pezzi nella sua struttura modulare, ha dentro di sé la forza medianica della scrittura automatica. In una quadrilogia sugli elementi, “Terra” entra nel sociale. La dimensione è quella della Fabbrica Totale e totalizzante, che occupa qualsiasi spazio e che ha spostato il suo centro dai luoghi di produzione ai luoghi di consumo. Gli Ipermercati, non sono più quindi visti come il punto terminale di un processo di trasformazione della materia, ma Fabbrica dei “modi” di vivere, divenendo luogo di socialità e Tempio in cui si venerano nuovi dei.
Al centro della scena un predicatore, personaggio folle e delirante che però non ha nulla di marginale, anzi egli si pone quasi in un centro ideale per la forza della sua presenza. L’energia della sua voce sembra trascenderlo, come un flusso che passa attraverso di lui, che usa lui come tramite, e che ha quasi come una fonte ignota. Il raggio di luce che ad un certo punto lo colpisce alla testa è appunto la rappresentazione di un canale di informazioni che passa attraverso il suo corpo. Egli ha quindi le caratteristiche sacerdotali o sciamaniche dei videopredicatori, anche se la sua collocazione potrebbe essere una strada del bronx, un parco londinese, o una piazza deserta (lo spunto dalla realtà è appunto preso da un personaggio politico che tiene un comizio in una piazza completamente vuota nella città di frontiera di Taranto).
“Terra” ha una struttura modulare e si muove su diversi piani, mettendo direttamente in collegamento la dimensione individuale con quella collettiva. Quindi tutti gli elementi di critica del “consumismo” presenti nel suo lucido delirio non sono “analisi” sovrastrutturali appartenenti alla sfera del pensiero, ma hanno direttamente contatto con la condizione alienata, “coatta”, del personaggio.
La sua interpretazione è quindi viscerale, e prende la totalità del suo essere, nelle sue stratificazioni, nella sovrapposizione di stati, passando dal piano della materialità al piano spirituale, quasi volendo superare la divisione tutta interna alle categorie del linguaggio, per arrivare a trasformare il pensiero che passa nella sua voce in terra, materia"

(dalla presentazione di Aldo Saracino)

La Libreria vi invita a non perdere questo appuntamento.
Lo spettacolo andrà in scena venerdì 17 marzo, alle ore 20,30 presso la sede dell'associazione culturale Agorà, la chiesa di Santa Caterina d'Alessandria, in via San Rocco 13 a Bitonto.



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